Il profumo della memoria
Chissà quante volte un profumo avrà evocato dalla nostra memoria un’immagine, un ricordo.
Un odore particolare è capace di portare alla superficie della nostra coscienza sensazioni finemente percepite, nette ed immediate.
A differenza degli altri sensi, l’olfatto viene elaborato immediatamente dal cervello poichè gli stimoli olfattivi, attraversando la mucosa olfattoria, raggiungono quelle aree del cervello sede ed archivio delle emozioni eludendo ogni codifica razionale propria alla coscienza.
Una comunicazione subliminale che ci connette direttamente con delle sensazioni di piacere, disgusto o pericolo; il tutto, senza la mediazione appunto della ragione.
In altre parole, ancor prima che sia possibile domandarci a quale ricordo appartenga la sensazione appena provata, noi ne cogliamo all'istante l'immediata percezione. Utile ed integrata perfettamente con l'istinto che governa il regno animale, questa funzione generalmente poco si concilia con quanto proviamo nella nostra razionale quotidianità.
Numerose scuole di pensiero hanno colto in essa un motivo di studio e di ricerca. Basti ricordare, cito a caso, la
Psicofisica e l'
Aromaterapia .
Madre Natura non scarta mai nulla e questo è un retaggio ererditato dai nostri antenati mammiferi. Costretti a vivere nel buio delle ore notturne per sopravvivere ai predatori diurni, si può affermare che il naso preservò loro letteralmente dall'estinzione.
Anche il profumo ha una propria memoria, ma questa è un'altra
storia .
gidibao
edit:
Integro con piacere il suggerimento di
Babaijaga postato nei commenti a questo articolo.
Baba invita alla lettura de
Il profumo di Patrick Süskind.
Recensione .
Foto di Cool gidibaoz! creative commons license